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Souvenirs des cartes postales
2011
Rovistando nel mio archivio fotografico ho ritrovato e stampato alcuni fotogrammi. Sorprese più o meno silenziose di attimi dimenticabili. Cartoline come ricordi di una vacanza, di una città, di un dettaglio. Souvenirs di un istante racchiuso in quella che a me è sempre parsa, anche nel momento in cui l’ho vissuto, una cartolina ricordo.
Rummaging through my photographic archive, I found and printed some frames. More or less silent surprises of forgettable moments. Postcards as memories of a holiday, of a city, of a detail. Souvenirs of an instant enclosed in what has always seemed to me, even when I lived it, a souvenir postcard.
Un filo può portate un gran peso
Il vento parla col mare
Smalto lucido sa tutto, sempre riflettendo
I servizi segreti hanno fatto da anni questa strada
Ti dico che ho dei segreti
Ballo da sola
Wow che bella casa (detto dal mare)
Da giovane facevo... ora vivo
Vorrei aver le mani per abbracciare l'albero accanto
Piange pioggia
Casa liquida
Il lampione che fa solo ombra
Quadretto d'antenne
Oltre il vetro
Sono stato qua
Parole di pietra
Ma chi cazz! ah... un fotografo
Vorrei avere un tronco per non muovermi dal mio giardino
Il sole suona le colonne come un pianoforte
Vi guardo e trasudate incredulità
Mmm... stavamo così bene!! (sottotitolo: sfratto ignorato)
Attraverso è meglio che già alla meta
Torre che spia un palo con supponenza
Non tanto lei quanto lei
Il caffè degli specchi di legno
Città irretita cerca di guardarsi
Niente sotto il cielo che riflessi
Funanbolo in pausa pranzo
Fumo di nuvole come foglie
Sono sempre bellissima!
Non crescerò come te perciò portami in giro a vedere il mondo
I camini guardano la gru prendendola in giro
Istanbul è lontana
Ho finito per pensare troppo, tra le onde, finita la guerra rinizia il mare
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